Troppo rumore anche di notte? Ecco cosa dice la legge per difenderti da vicini di casa eccessivamente molesti secondo un avvocato.
Non in tutti i condomini si raggiunge una convivenza pacifica. Nonostante le regole, esistono dei vicini che possono diventare molto problematici. Uno dei problemi più diffusi è quello degli inquilini rumorosi, che accedono la musica a tutto volume o che disturbano anche la notte alzando la voce o facendo festa.
Questo può comportare delle vere e proprie problematiche di stress nei vicini costretti ad assistere a continui rumosi, soprattutto nelle ore in cui si deve dormire. Ma si può denunciare il vicino molesto? Ecco cosa dice la legge italiana e a cosa bisogna fare attenzione.
Vicino rumoroso? Cosa dice la legge
Il vicino ti disturba da mesi, nonostante le diverse lamentele. La legge punisce il disturbo della quiete pubblica, ma purtroppo non è sempre semplice ottenere giustizia e far cessare il comportamento. Un noto avvocato ha spiegato il perché e quali sono le azioni da intraprendere per far valere i propri diritti.
L’avvocato Angelo Greco ha svelato che la legge tutela chi viene disturbato da vicini rumorosi. L’avvocato, attraverso il suo canale Youtube, ha fatto sapere che ci sono delle regole nei condomini che vanno rispettate, anche se generiche. “Da un lato abbiamo solo l’articolo 644 del codice civile che riconosce il diritto di rivolgersi al giudice solo se i rumori diventano intollerabili”, spiega l’avvocato. “Dall’altro lato abbiamo l’articolo 659 cp che finisce con l’arresto fino ai 3 mesi e l’ammenda fino ai 300 euro chi con rumori di tutti i tipi, anche l’abbaiare dei cani, disturba il riposo delle persone”.
L’avvocato spiega che le norme sono vaghe, ma l’unico modo è quello di rifarsi alle reinterpretazioni dei giudici. Ci sono infatti delle occasioni in cui si può ottenere un risarcimento per essere stati disturbati dal proprio vicino di casa. In primis non ci sono orari, frequenze e altre situazioni per legge che possono rendere punibili queste azioni di condotta da parte del vicino molesto.
Spesso sono le regole sono fissate dai condomini e approvate all’unanimità: “si può raggiungere o con apposita votazione in assemblea oppure con allegazione del regolamento di tutti gli atti di compravendita fatti dall’originario costruttore”, spiega Greco. Il codice afferma che il rumore non deve essere tollerabile e “questa soglia va valutata in base a diversi fattori, come la collocazione dell’abitazione, l’orario in cui viene veicolato il rumore, l’intensità e la sua persistenza”, aggiunge l’avvocato.
“I giudici hanno valutato un criterio unitario per valutare il rumore, anche se non è previsto da nessuna norma”, fa sapere. Nelle cause ci si avvale spesso di un fonografo, che valuta l’intensità del rumore che ha generato una condotta molesta nei confronti degli altri vicini di casa. “Se supera i 5 decibel i rumori di fondo dalle 6 alle 22 o di 3 decibel nelle restanti ore, il rumore si considera illecito”, spiega. L’orario dalle 22 alle 6 del mattino sono orari non consentiti. La querela si può sporgere soltanto se coinvolge diverse persone.