Il Direttivo dell’Associazione che tutela dal 2000 la cultura brassicola artigianale italiana scrive una lettera di precisazioni alla redazione dei colleghi del TG di Italia Uno dopo che ieri è andato in onda un servizio sulla birra artigianale realizzato interamente all’interno dello stand EXPO di Birra Moretti, che artigianale non è.
Nella lettera, Unionbirrai sottolinea la distanza che intercorre tra la produzione artigianale italiana e il prodotto del colosso Birra Moretti, per altro di proprietà del marchio Heineken.
“E’ una delle tante storie – si legge nella nota – in cui una multinazionale, neppure italiana, si approfitta delle nostre eccellenze e della percezione di qualità che all’estero si ha del nostro settore alimentare, per vendere i propri prodotti traendone profitto. Nessuna obiezione se una multinazionale acquista idonei spazi pubblicitari, ma quando è un telegiornale, quindi un organo di informazione super partes, a definire come artigianale il prodotto della multinazionale, allora si va a creare un danno enorme a tutti gli artigiani che duramente si muovono tra gabelle, burocrazia e difficoltà economiche”.
Unionbirrai ha invitato i giornalisti di Studio Aperto a partecipare ad un corso di degustazione birraria che si terrà prossimamente a Roma, con lo scopo di fare chiarezza sul significato del termine “artigianale”.