Si è tenuta questa mattina davanti a Montecitorio la tanto attesa manifestazione "Rivoglio la mia birra" organizzata dall'associazione Assobirra per protestare contro gli aumenti delle accise sulla birra, il terzo da Gennaio. E' stata anche l'occasione per lanciare ufficialmente "Fisc-Ale, la birra che paghi due volte", una birra che gioca anche sul nome per rimandare all'aumento delle accise. Uno stand con un nutrito gruppo di sostenitori è stato installato davanti a Montecitorio e alla fine della giornata sono stati liberati oltre 200 palloncini con la scritta #rivogliolamiabirra. Al momento la situazione non è facile per i produttori di birra: circa il 50% del guadagno va allo Stato in tasse da cui lo slogan "1 sorso su 2 se lo beve il fisco" e la foto promozionale della birra, una bottiglia tagliata a metà.
Un'iniziativa che era già stata promossa con una petizione online sul sito Salvalatuabirra.it che in pochi mesi aveva raggiunto le 115.000 firme ma che comunque non ha fermato il terzo aumento delle accise. Inoltre secondo un sondaggio Doxa, molti italiani non sanno nemmeno che stanno pagando queste accise, una sorta di tassa nascosta, infatti emerge che soltanto il 27% degli italiani (3 su 10) sa che si pagano sulle bevande alcoliche, mentre solo il 5% sa di pagarle quando beve una birra, praticamente 9 su 10 non sanno che questa tassa esiste, nonostante valga circa la metà del costo finale. Un settore quello della birra che potrebbe generare molti posti di lavoro, ma con il terzo aumento sono sfumati circa 7000 posti, come annunciato a Gennaio. Una notizia commentata così da Assobirra:"Con accise così alte, aumentano i prezzi e scendono i consumi, con conseguente calo di investimenti e occupazione. Invece, se la pressione fiscale fosse pari a quella di Spagna e Germania , il settore della birra potrebbe continuare a investire e creare posti di lavoro, così come ha fatto negli ultimi anni". Ma non è finita qui, in quanto la petizione continua sempre online su change.org e sui social con l'hashtag #rivogliolamiabirra per continuare a informare e sensibilizzare i bevitori di birra sulla situazione dei birrifici.
Una campagna che segue le orme di Accisa Nera, la birra collettiva lanciata dal gruppo facebook Accademia delle Birre, seguita da un gran numero non solo di birrifici ma anche di homebrewers come si è visto durante la Settimana della Birra Artigianale. Le iniziative in questa direzione continuano, si spera che il Governo rivaluti le proprie decisioni per salvaguardare un settore in forte espansione ma duramente colpito dal fisco.
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