In caso di un attacco nucleare cosa succederebbe alle scorte alimentari e in particolar modo a quelle idriche?
Per rispondere a questa domanda nel 1955 fu avviata un'operazione denominata "Operation Teapot", in cui furono effettuati 14 test di armi nucleari nel sito del deserto del Nevada. Uno di questi test, "Operation Cue", cercò di dare una risposta a questa domanda: nel caso in cui tutte le scorte idriche fossero contaminate dalle radiazioni, sarebbe ancora possibile bere le bevande in lattina e in bottigliette? Per provare ciò fu costruita una cosiddetta "Survival Town", una ricostruzione di città "abitata" solo da manichini. Furono poi sistemati diversi contenitori, quali bottigliette di vetro e lattine, a 320 metri e a 3 km dal centro dell'esplosione.
I risultati del test furono sorprendenti: non solo le bottiglie non si ruppero, ma la radioattività delle bottiglie sistemate a soli 320 metri dall'esplosione era relativamente bassa e comunque le birre erano ancora potabili. Furono inoltre seguiti dei test sul gusto delle birre dopo l'esplosione e venne fuori che il sapore non era cambiato più di tanto nelle bottiglie più vicine al centro dell'esplosione, mentre le altre che erano a 3 km di distanza non avevano subito cambiamenti di sapore.
Nel rapporto originale, che potete trovare qui, viene specificato quanto segue:
"I campioni delle varie birre, così come i campioni di controllo sia nelle lattine che nelle bottiglie, sono state inviate a cinque laboratori qualificati per un controllo attento del gusto. Tutti furono d'accordo sul fatto che le birre potessero essere utilizzate come scorta di emergenza di bibite potabili. Ovviamente, se una gran quantità di queste birre è stata in una zona di grande intensità radioattiva subito dopo un'esplosione nucleare, prima di utilizzare queste bevande in caso di emergenza dovrebbero essere sottoposte ad analisi del gusto prima di essere reintrodotte nella distribuzione commerciale."
La prima parte ripete quanto detto prima, mentre la seconda suona alquanto strana, infatti dice che nel caso le birre restino in una zona altamente radioattiva per un lungo periodo, si dovrebbero eseguire dei test sul gusto prima di rimetterli nella distribuzione commerciale. Viene da chiedersi che sapore potrebbero avere queste birre!
In caso di attacco nucleare, e speriamo vivamente che non accada, almeno avremo la certezza di poter bere della birra senza rischi!