Se non si curasse l’apnea notturna, vi potrebbero essere almeno 6 conseguenze molto gravi. Le soluzioni ci sono e vanno utilizzate
Per poterla diagnosticare, c’è la necessità di eseguire una polisonnografia, la quale sarà in grado di comprendere o meno se vi è un’interruzione transitoria, durante il sonno, del flusso d’aria. L’apnea notturna può divenire una sindrome quando avviene in episodi ricorrenti e, in tal caso, può portare ad almeno 6 conseguenze molto gravi.
Proprio per questo motivo, va curata nella maniera più giusta possibile e rivolgendosi al medico di fiducia, così da evitare che possa accadere il peggio. La sindrome è frequente, prevalentemente, nel 2% delle donne, mentre gli uomini la subiscono in maniera più netta, con un’incidenza del 4%. Avviene, in special modo, negli uomini di età compresa dai 30 ai 60 anni e può rappresentare un fattore determinante per delle patologie cardiovascolari.
L’apnea notturna, quindi, può divenire molto pericolosa specie in situazioni differenti fra di loro. Anzitutto, vi è da diagnosticare la gravità dei sintomi, ma anche la loro Comorbidità, la severità degli eventi e l’impatto che essi possono avere sulla qualità della vita. Il russamento frequente e forte è un forte indicatore di tale problematica, come anche il respiro intermittente durante la dormita. In molti, quindi, ne soffrono, ma in pochi la curano, fatto che può essere molto pericoloso per ognuno di essi.
Il consiglio più grande per poter ovviare a questa interruzione transitoria del flusso d’aria durante il sonno è quello di dover svolgere uno stile di vita sano. In tal contesto, andrebbe utilizzata una dieta equilibrata, ma dovrebbe essere supportata anche da esercizio fisico svolto in maniera regolare.
La perdita di peso può essere fondamentale per contrastare i sintomi dell’apnea notturna, giacché il grasso in eccesso situato intorno al collo potrebbe ostruire le vie respiratorie mentre si sta dormendo. Anche l’alcol e il fumo possono avere un effetto negativo sul sonno e provocare diversi disturbi respiratori. In molti scelgono di svolgere yoga o altri metodi di rilassamento, così da poter ridurre lo stress e favorire un tipo di sonno maggiormente profondo.
Ovviamente, però, il consiglio è quello di contattare un medico per poter diagnosticare e trovare la cura più idonea caso per caso, vista la complessità della patologia. Le conseguenze potrebbero essere gravi, come ad esempio l’ipertensione, la fatica diurna, i problemi cognitivi, i problemi cardiaci, i mal di testa durante il risveglio e frequenti risvegli durante il sonno.
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