Yuzu, cambia tutto: svolta inattesa per i fan. Cosa accade adesso che si dovrà dire addio al più famoso emulatore per Switch?
Si sa, Nintendo non perdona e anche con Yuzu, meglio conosciuto come il più famoso emulatore per Switch, non è stata di certo da meno. Va detto, infatti, che l’azienda nipponica è particolarmente intransigente quando si tratta di dover difendere (e avere anche una certa esclusiva sul mercato sbarazzandosi così di tutti i possibili competitor o esistenti o emergenti) proprietà intellettuali, tanto da portare in tribunale chiunque decida di appropriarsi indebitamente del contenuto altrui.
E così, Nintendo ha vinto la causa contro Yuzu, cambiando e non poco le carte in tavola soprattutto per i fan che, a seguito della notizia, sono rimasti davvero attoniti e increduli. Ma come ha fatto l’azienda di Kyoto ad avere la meglio? Niente di più semplice in realtà. A sostegno della proprio tesi, infatti, Nintendo ha fornito una serie di imponenti e di importanti studi e dati che confermavano come Yuzu stesse “copiando” a tutti gli effetti con conseguenze catastrofiche.
L’azienda nipponica, infatti, ha dichiarato come The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom in questo modo a causa dell’emulatore avrebbe perso almeno un milione di copie vendute. In altre parole, proprio per via di Yuzu, la diffusione della copia pirata del titolo, uscita anche più di una settimana prima del release, ha impattato non poco le finanze della Nintendo. Ma cosa accade adesso?
Nell’ambito della sentenza della Corte distrettuale statunitense del Rhode Island, il creatore dell’emulatore Yuzu, Tropic Haze non potrà più né offrire né tantomeno commercializzare Yuzu o qualsiasi suo codice sorgente. Ma non solo. Alla Nintendo, infatti, visti i danni spetta un risarcimento monetario di tutto rispetto: ben 2.4 milioni di dollari. E non finisce di certo qui.
La Corte ha anche deciso che i membri di Yuzu non potranno creare in futuro qualsiasi software capace di eludere la protezione tecnica di Nintendo e già i tutti i domini del sito web e le informazioni relative a Yuzu sono in mano alla casa di Kyoto a dimostrazione del fatto che con Nintendo non è meglio scherzare. Per quanto insomma l’emulazione non sia del tutto illegale, questa volta Tropic Haze avrebbe superato il limite rilasciando The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom prima ancora della sua uscita ufficiale.
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