È meglio abbondare con il vaccino anti Covid? Forse, ma non così tanto! Ecco quante dosi ha fatto quest’uomo: è pazzesco.
Tanto discusso e polemizzato, il vaccino anti Covid è stata una vera e propria ancora di salvezza per tutta l’umanità. Dopo attenti studi ed un rilascio in tempi da record, questo potente medicinale ha favorito l’uscita dall’emergenza pandemica in maniera graduale. Con le varie dosi che sono state somministrate periodicamente per garantire una protezione dell’organismo tale da non venire infettato dal virus.
Ancora oggi è in realtà possibile sottoporsi ad ulteriori dosi per la prevenzione, una via consigliata soprattutto per i più anziani. Ma non solo, perché si tratta di una possibilità aperta a tutti. Non obbligatorio ai fini della Legge, però. C’è un uomo che ha preso alla lettera – forse anche troppo – il termine prevenzione, sottoponendosi ad un numero di dosi che non potreste nemmeno immaginare. Ecco che cos’è successo e quali sono state le conseguenze di questa scelta bizzarra.
La notizia è stata rivelata dalla rivista The Lancet Infectious Diseases e riguarda un cittadino della Germania. 62 anni di età, residente nella città di Magdeburgo e ossessionato dalla prevenzione. Tanto da essersi sottoposto alla somministrazione del vaccino anti Covid per un numero di volte che supera ogni record e che non riuscireste mai ad immaginare o ipotizzare.
Si tratta di ben 217 volte! E la cosa pazzesca e che non ci sono stati effetti collaterali per via delle numerose somministrazioni. Secondo i ricercatori, si tratta della persona più vaccinata della storia. L’uomo si è sottoposto volontariamente a queste iniezioni, senza seguire alcun consiglio medico. Le prime notizie sono state riportate nel 2022, quando già aveva ricevuto 90 vaccinazioni.
E in quel periodo, si sospettava che l’uomo avesse ricevuto così tante dosi col solo obiettivo di raccogliere Green Pass da falsificare e poi rivendere ai no-vax. Ma a quanto pare non è così, in quanto ancora oggi l’uomo continua regolarmente a farsi vaccinare contro il Coronavirus. Questo caso ha permesso ai ricercatori di studiare la cosiddetta ipervaccinazione.
Alcune ipotesi parlavano di una possibile efficacia ridotta delle cellule immunitarie con l’abituarsi degli antigeni. Ma pare che in realtà non è stato così, anzi le concentrazioni sono considerevolmente più elevate rispetto ad altre tre persone che sono state prese come gruppo di controllo e che hanno ricevuto solo le tre dosi raccomandate.
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