Secondo un recente report del Centre for Economic and Business Research (CEBR), le due riduzioni delle tasse sulla birra hanno creato circa 26.000 nuovi posti di lavoro e un investimento nel settore che potrebbe raggiungere i 61 milioni entro la fine di quest'anno se le tasse venissero abbassate una terza volta. Inoltre se le tasse non fossero state abbassate sarebbero state vendute 750 milioni di pinte di birra in meno tra il 2013 al 2014, con una conseguente chiusura di 1047 pub. Sulla base di questi dati i rappresentanti del settore della birra hanno chiesto al cancelliere di ridurre per la terza volta di fila la pressione fiscale per favorire la crescita del settore. Tim Page, chief executive del CAMRA (Campaign for Real Ale) ha dichiarato:"E' fantastico vedere che il taglio delle tasse sulla birra ha avuto un reale impatto sui bevitori e su chi frequenta i pub. Le riduzioni delle tasse hanno aiutato a rimanere aperti i pub, hanno creato nuovi posti di lavoro e hanno ridotto gli aumenti del costo della birra". Scott Corfe del CERB ha aggiunto in merito:"La nostra ricerca mostra che i recenti tagli delle tasse hanno dato un significativo stimolo ad un settore che dà migliaia di posti di lavoro nel Regno Unito". Secondo la British Beer & Pub Association (BBPA) le vendite di birra sono aumentate dell'1,3% durante lo scorso anno terminando un declino lungo 10 anni in cui le vendite di birra sono calate del 24%, motivo che ha spinto il cancelliere ad apportare i due tagli delle tasse. Adesso si spinge perché ci sia un terzo taglio entro il 18 marzo.
Ecco in breve quali sono i benefici che hanno portato i tagli delle tasse:
– 1047 pub hanno evitato la chiusura
– 750 milioni di pinte vendute in più
– 26.000 posti di lavoro creati nel settore
– Maggiori investimenti nel settore con una cifra di 61 milioni entro la fine dell'anno
– Calo del costo di una pinta da 3.20£ a 3.04£
Intanto in Italia l'aumento delle accise, l'ultimo a Gennaio, ha portato ad una perdita di posti di lavoro ed aumenti di prezzo della birra, con conseguenti perdite per l'erario. Abbiamo quindi visto come una riduzione delle tasse possa portare ad un aumento delle vendite, maggiori posti di lavoro e di conseguenza maggiori entrate per il fisco, fatto di cui il nostro governo dovrebbe tenerne conto.