La “Birra dell’Eremo” torna sul podio: dopo aver vinto il primo premio al concorso Cerevisia con la sua Fiera lo scorso 24 novembre 2013 come miglior birra italiana all’assaggio, è la sua Magnifica a trionfare al secondo posto tra le eccellenze delle American Pale Ale 2014.
Questa volta ci troviamo in Emilia Romagna, nei locali di RiminiFiera, alla IX edizione di Birra dell’Anno, il concorso che premia le migliori birre artigianali italiane, organizzato da Unionbirrai e tenutosi domenica 15 marzo. Il birrificio di Assisi di Enrico Ciani e Geltrude Salvatori Franchi ha conquistato l’argento per la categoria più ambita, quella delle ambrate: tra le 79 premiate, la Magnifica di Birra dell’Eremo è stata l’unica birra umbra a raggiungere il podio a RiminiFiera.
Stiamo parlando dell’ambrata del gruppo che con il suo nome richiama una delle famiglie più importanti di Assisi. L’immagine del cavallo sulla sua etichetta invece sottolinea l’idea che questa birra rappresenti il “cavallo di battaglia” del birrificio. Una caratteristica che le ha portato decisamente fortuna.
Un’edizione dai numeri record quella di Birra dell’Anno 2014, con 621 birre iscritte di 123 birrifici, e 40 giudici di eccellenza tra italiani, belga, olandesi e polacchi. A presentare la cerimonia di premiazione c’erano Fede & Tinto della trasmissione Decanter di Radio 2. I giudici, insieme al FOMAL (Istituto di Formazione Professionale nella Ristorazione) hanno degustato le birre in gara a porte chiuse, divise in 26 categorie di stile, in una due giorni serratissima (13 e 14 marzo).
La giuria ha premiato 79 birre, e ha poi nominato i 3 vincitori assoluti. Per l’edizione 2014, è tornato anche il premio speciale “Birrificio dell’anno”, aggiudicato dal produttore con la migliore sommatoria di punteggi. Per la prima volta quest’anno, inoltre, è stata dedicata una categoria alle birre con mosto d’uva, un fenomeno in crescita tra i birrifici nazionali che riscuote successo soprattutto tra i consumatori all’estero.
Per altre informazioni: www.birradelleremo.it
dal sito Vivere Assisi