Campagna finita male per Ceres, il noto birrificio danese che si è dato al lancio della nuova Ceres Soft Ale, birra a bassa gradazione alcolica aromatizzata allo zenzero e al lampone, destinata sopratutto a un pubblico femminile, come dimostra un sito tutto rosa e sopratutto un video di lancio patinatissimo dove si vedono ragazze sensuali e ammiccanti bere la nuova birra a bordo piscina.
CERES SOFT ALE E LA CAMPAGNA PROMOZIONALE PIENA DI INSULTI
Per lanciare la Ceres Soft Ale è stato creato anche un sito, lasciando campo libero agli utenti di esprimere i propri commenti sulla nuova birra. Forse chi ha ideato la campagna per Ceres non avrebbe dovuto chiedere troppi pareri o, per lo meno, avrebbe dovuto dotarsi di un buon sistema per filtrare i messaggi perché, manco a dirlo, la bacheca che avrebbe dovuto raccogliere i messaggi deliziati dei consumatori si è riempita di insulti e di commenti «cattivi» di ogni tipo che esprimono una certa perplessità sulla nuova birra. Uno su tutti: «Se questo è un lambic la signora Staller è illibata».
CERES SOFT ALE: CAMPAGNA FINITA MALE… O FORSE NO?
Ma mentre già si celebra il funerale virtuale dell’ennesimo social media strategist, a qualche utente particolarmente attento non è sfuggito un dettaglio che potrebbe rivelarsi cruciale: sul sito di Ceres Soft Ale compare un grande conto alla rovescia.
Calcolatrice alla mano quel conto alla rovescia finisce tra circa una settimana, più precisamente il 1 aprile. Considerato che di campagne simili, esposte al pubblico ludibrio del web, se ne sono viste anche in un passato abbastanza recente, il dubbio che possa trattarsi di uno scherzo con trovata pubblicitaria «a sorpresa» è venuto a più una persona…
Quindi, campagna sui social media finita male o Pesce d’Aprile in anticipo? Come diceva Battisti «lo scopriremo solo vivendo».
di Valentina Spotti